07
FEB
Ventennale della scomparsa di Vito Oddo

Venti anni fa ci lasciava Vito. La sua testimonianza è ancora oggi di estrema attualità e ci sembra doveroso ricordarlo così:
VITO ODDO E LA SEZIONE C.A.I. DI SIRACUSA
La Sezione del Club Alpino Italiano di Siracusa si identifica con il suo promotore, fondatore e 1° Presidente: Vito Oddo, cui oggi è formalmente intestata.
Vito, giovane e stimato ambientalista, è stato considerato un pioniere nelle battaglie a difesa e tutela del territorio. Dinamico e intransigente, scrupoloso e coinvolgente, ha iniziato subito, con uno sparuto gruppetto di amici, a tessere la maglia dei vecchi sentieri perché riteneva fermamente che, solo attraverso il riuso delle vie storiche di comunicazione, fosse possibile far conoscere, da vicino e in maniera più consapevole, tutte le bellezze e le valenze che un territorio può offrire.
In altri termini riteneva che solo con un “bel bagno di natura”, una immersione totale nell’ambiente, potesse far emergere, tra i partecipanti, un sentimento di affezione, per non dire amore, verso il creato.
E questo, inoltre, era il presupposto fondamentale per giungere allo scopo finale: riuscire a trasformare ogni partecipante (socio o non socio) a convinto tutore dell’ambiente, pronto a potersi intestare ogni azione per la sua difesa. Ma non solo: pensava infine che, una volta raggiunto l’obiettivo della tutela, si potesse più facilmente poi passare alle azioni di valorizzazione del patrimonio ambientale per uno sviluppo turistico compatibile che consentisse un ritorno economico per le comunità dei monti iblei. In tal modo si riusciva anche a fugare ogni illazione sull’operato degli ambientalisti che, secondo i soliti denigratori, tenderebbero sempre e soltanto a conservare ed “ingessare” il territorio: a tal proposito era solito dire che la nostra azione si potesse
simbolicamente paragonare al “lancio di un sassolino nello stagno che, creando una serie crescente di cerchi concentrici, riesce finalmente a smuovere le acque da troppo tempo immobili e intorpidite”.
Un’azione quindi di stimolo nei confronti di amministratori locali, forze sociali e comuni cittadini, affinchè prendessero coscienza soprattutto delle potenzialità di sviluppo del loro territorio. E’ dunque evidente come le idee di Vito, già allora, combaciassero con i principi del C.A.I., racchiusi sinteticamente nel motto: “Camminare per conoscere – Conoscere per amare – Amare per tutelare”, con l’aggiunta però di tutelare per valorizzare.
E così nel 1997 i suoi primi sforzi si concretizzano con l’inaugurazione della “Bretella Iblea” del Sentiero Italia, che viene percorso a tappe da Carlentini all’Isola delle Correnti dove, alla presenza degli amici GIGI RAVA (Vice Presidente Nazionale del C.A.I.) e TERESIO VALSESIA (ideatore e promotore del Sentiero Italia), viene scoperto il cippo di pietra arenaria (uguale a quello posto a Trieste) con la targa che testimonia l’inizio del Sentiero Italia nel punto più a Sud dell’Europa.
Due anni dopo, nel 1999, è la volta del “Cammina Italia”, il lungo sentiero di circa 6.000 km. che, collegando tutta l’Italia attraverso le vecchie vie di comunicazione, vuole soprattutto valorizzare i suoi centri minori. Evento quest’ultimo promosso e organizzato, con la collaborazione dell’A.N.A. (Associazione Nazionale Alpini), da Teresio Valsesia il quale, insieme ad altri intrepidi volontari, percorre in circa 8 mesi tutto il Sentiero Italia. E così nella primavera del 1999 la carovana del Cammina Italia approda all’Isola delle Correnti per percorrere, con l’aiuto di Vito e di altri soci, le tappe della Bretella Iblea.
Nel 2000, su incarico della Provincia Regionale di Siracusa, Vito e la Sezione sono impegnati nella realizzazione di un catasto sentieri della provincia
siracusana: un lavoro laborioso e faticoso che il Presidente ha caparbiamente ottenuto e che, senza risparmiarsi, porterà a termine come ultima missione.
Un anno dopo un destino crudele lo strapperà ai suoi ideali, ai suoi progetti ed ai suoi cari. La Sezione subisce un duro colpo, ma cerca di reagire proseguendo nel suo cammino e impegnandosi, con le modeste energie disponibili, nel tentativo di finalizzare le azioni intraprese dal suo Presidente. Fra queste la madre di tutte: l’istituzione del Parco degli Iblei, ossia il grande sogno di Vito di regalare ad un vasto territorio, unico e straordinario, compreso tra le Province di Siracusa, Ragusa e Catania un progetto di sviluppo armonioso ed economicamente redditizio soprattutto per coloro che lo vivono. Infatti, con il suo entusiasmo contagioso, era riuscito a coinvolgere le varie associazioni del territorio e a costituire formalmente il 1° “Comitato Promotore del Parco degli Iblei”, che presenterà poi, agli organismi competenti, un progetto dettagliato con richiesta di istituzione del Parco. Ma i tempi non sono ancora maturi ed il cammino verso il Parco viene bruscamente interrotto perché il progetto è fortemente osteggiato. La Sezione di Vito però non demorde: insieme alle altre associazioni ambientaliste delle 3 Provincie si impegna nella costituzione del 2° “Comitato Promotore del Parco degli Iblei” e nella promozione costante di eventi (Festa dei Sentieri Iblei, Cammino Ibleo, Convegno sui Parchi, …) che tengano vivo il sogno, ma cerchino anche di coinvolgere e convincere quanta più società civile possibile sull’utilità del Parco degli Iblei per poter governare uno sviluppo sostenibile di un patrimonio naturale così ricco e così splendido.

NEWS N. 904 inserito da Giuseppe il 01/02/2021
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